Trekking sul vulcano Etna

L’Etna è pazzo.

Così Salvo, la nostra guida vulcanologica, ci ha presentato il vulcano più alto e attivo d’Europa. Nulla è prevedibile quando si tratta di avere a che fare con l’Etna: si può arrivare alle sue pendici con un sole accecante e improvvisamente venire colti lungo l’ascesa da una fitta nebbia e dal vento incessante, per poi venire di nuovo riscaldati dal sole che comincia a fare capolino.

Tutto è in costante movimento sull’Etna, come lo dimostrano i numerosi crateri che incessantemente continuano a formarsi negli anni.

Il trekking fino ai crateri somminali del vulcano Etna è una delle esperienze da non perdere in un viaggio in Sicilia.

L’escursione è organizzata in modo efficiente dalle Guide Alpine Etna Sud. L’appuntamento è ogni giorno alle ore 9.00 al Rifugio Sapienza, una piccola baita in legno, punto di inizio dell’escursione, e il costo è di 85 Euro a persona.

Non serve la prenotazione e l’ascesa è possibile solo se le condizioni meteo sono favorevoli. La struttura fornisce, compreso nel prezzo, l’attrezzatura tecnica per l’escursione (scarpe da trekking, calzini, giacca, pile, zaino, …), laddove ne foste sforniti. Portate con voi un piccolo pranzo al sacco da potere spizzicare nella pausa che farete nel corso della discesa del vulcano.

Per raggiungere i crateri sommitali del vulcano Etna si impiegano circa 5/6 ore. Quindi, tenete conto di impegnare tutta la mattinata fino alle 15 del pomeriggio. Anche se durante il percorso si arriva a superare i 3000 m, l’escursione non è particolarmente impegnativa ed è accessibile a chiunque.

• 1° tappa

Si parte dal Rifugio Sapienza e si risale in funivia fino a quota 2500 metri

2° tappa

Terminata la salita in funivia, si prosegue con un pulmino fuoristrada per circa 15 minuti fino ad arrivare a Torre del Filosofo, a quota 2920 m

3° tappa

Inizia la terza tappa dell’escursione, quella più avvincente: ci si incammina con la guida in uno scenario lunare e si arriva in circa due ore alla terrazza craterica, da cui fuoriescono incessantemente gas e vapori sulfurei.

Una volta arrivati sui crateri sommitali, si inizia la discesa con vista sull’immensa depressione della Valle del Bove, un’ampia conca desertica formatasi dal collasso di due crateri, predecessori dell’Etna, e ricoperta dalle colate laviche del 2005. Il primo tratto della discesa è quello un po’ più impegnativo: dovrete “pattinare” su uno strato di lapilli e pietre. Dopo un’iniziale instabilità ci prenderete gusto e vi lascerete trasportare. In ogni caso sarete aiutati dalle guide alpine.

4° tappa

A quota 2500 m, in zona Montagnola, ci si ferma per riposarsi e per una breve pausa pranzo. Ci siamo dimenticati completamente di portarci il pranzo a sacco ma le guide sono state veramente gentili e ci hanno offerto il loro cibo: polpette fritte di riso e una deliziosa pasta alla norma con finocchietto!

• 5° tappa

Si prosegue ancora in discesa fino ad arrivare alla funivia, capolinea dell’escursione, che porterà dritti al Rifugio Sapienza.