E’ difficile stilare una lista delle esperienze da non perdere in Sicilia: seppur non particolarmente estesa, quest’isola meravigliosa offre attrattive spettacolari e nasconde molti luoghi meno noti ma altrettanto affascinanti.
Noi ci siamo innamorati della costa sud-orientale per la varietà incredibile dei paesaggi e degli itinerari da seguire: da un lato, i piccoli villaggi di pescatori che si affacciano su un mare scintillante e incontaminato; dall’altro, i patrimoni artistici risalenti all’epoca classica e al periodo barocco.
• Catania
Catania affascina per la sua atmosfera frizzante e piena di energia: moltissimi bar, ristorantini e chioschi si affacciano sulle stradine che portano alla piazza principale, Piazza del Duomo, al cui centro si erge la curiosa Fontana dell’Elefante.
Il vero fiore all’occhiello della città è la Pescheria, il mercato del pesce, che si tiene ogni mattina dei giorni lavorativi e si trova accanto a Piazza del Duomo, una volta scesi alcuni gradini. Questo mercato rappresenta uno spaccato della vita siciliana: pescivendoli che urlano l’offerta del giorno, bancarelle ridondanti di pesce appena pescato, avventori seduti ai tavolini in legno dei numerosi ristoranti che si affacciano sul mercato dove il pesce passa direttamente dall’esposizione alla cucina.
Vicino ai gradini che conducono alla Pescheria si trova un piccolo chiosco dove potrete dissetarvi con un seltz, una bibita fatta con acqua gasata, sale e limone, oppure potrete provare il più dolce “mandarinetto”.
• La baia dei Ciclopi di Aci Trezza
Il lungomare di questo paesino di pescatori è mozzafiato: qui, si innalzano dal mare degli imponenti faraglioni che, secondo la leggenda, sarebbero stati scagliati contro Ulisse dal ciclope Polifemo accecato.
Non potete non fermarvi per una nuotata in questa baia affascinante: un pontile in legno conduce fino agli scogli a pelo d’acqua superati i quali è possibile nuotare fino ai faraglioni in un’acqua trasparente. Non fate come Matteo che ha pensato bene di buttarsi in acqua, non curante degli scogli: lì, ci ha lasciato un pezzo di fianco!
• Escursione sui crateri sommitali del vulcano Etna
Lasciate per un attimo telo da mare e costume per cimentarvi nell’ascensione dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Arriverete fino ai suoi crateri sommitali che continuano a eruttare vapori sulfurei e, se sarete fortunati, potrete ammirare dalla cima un paesaggio mozzafiato su tutta la costa ionica e tirrenica
Ci siamo affidati all’esperienza delle Guide Alpine Etna Sud, che con le loro conoscenze e la loro simpatia hanno reso l’escursione un’esperienza unica
⇒ Scopri di più: Trekking sul vulcano Etna
• Taormina
Taormina è bella anche con la pioggia. Eh sì, Taormina ci ha accolto con una bella pioggia e con dei grossi nuvoloni, ma non ci siamo demoralizzati e ci siamo comunque messi alla scoperta di questa incantevole città.
Percorrete a piedi la stretta lingua di sabbia che collega alla terraferma Isola bella: sembra di essere in un sogno!
• Cefalù
Cefalù, con la sua lunga spiaggia sabbiosa, è una delle località balneari preferite dagli abitanti del posto e meta di numerosi turisti. Ciò che ci ha colpito di Cefalù non è stato tanto il mare e la spiaggia, affollata da ombrelloni, quanto il suo centro storico che sembra un quadretto.
Percorrete i caratteristici vicoli acciottolati che conducono alla via principale, Corso Ruggero, per arrivare a Piazza Duomo dove vi attenderà un suggestivo scenario: il Duomo di Cefalù, che si erge in tutto il suo splendore sulla piccola piazza.
• La riserva naturale dello Zingaro
Le selvagge coste rocciose dello Zingaro sono ideali per chi ama scoprire calette appartate e fare una nuotata in tutta tranquillità in un mare azzurro e limpido.
L’ingresso principale della Riserva si trova poco distante da Scopello, da cui parte un sentiero costiero ben tracciato di 7 km dal quale è possibile raggiungere diverse belle spiagge. E’ presente anche un altro ingresso verso San Vito Lo Capo, da cui è possibile percorrere l’itinerario in senso opposto.
Le più belle spiagge che abbiamo incontrato sono Cala della Disa, una piccola distesa di pietra che si affaccia su un mare splendido, e la più affollata Torre dell’Uzzo, che si trova verso la fine del percorso, in direzione San Vito Lo Capo.
Portate con voi una bottiglia d’acqua e scarpe da ginnastica: ci si impiegano due ore per sola andata e altre due ore per ritornare al punto di partenza.
• Il centro storico di Palermo
Si può dire di tutto su Palermo: che sia caotica, congestionata dal traffico, che non brilli per pulizia appena si mette piede fuori dal centro storico. Non si può però dire che non sia una città affascinante e piena di vita: perdetevi tra i suoi caratteristici mercati, tra i suoi edifici barocchi e lasciatevi tentare dalle bancarelle di street food che appagheranno ogni vostra golosità.
Insomma, Palermo lascia il segno!
• Erice
Il piccolo borgo medioevale di Erice, sul picco di un promontorio, sembra un presepio vivente: balconcini che si affacciano su vicoli stretti e tortuosi in salita, piccole botteghe e cortili dove è possibile acquistare prodotti locali, le moltissime chiese (se ne contano 100!) testimonianza del passato, il castello normanno con il suo giardino che regala un bellissimo panorama, qualche anziano signore con la coppola che cammina chino con le braccia dietro la schiena, garzoni intenti a portare casse di frutta e verdura nei ristoranti, il profumo irresistibile dei limoni.
Erice può sembrare a primo impatto un villaggio fantasma, non vissuto, messo lì nella sua perfezione quasi fastidiosa solo per il piacere dei turisti. Non lasciatevi suggestionare da questa prima impressione! Vale veramente la pena fare tappa qui, anche solo per assaggiare le squisite Genovesi ericine, che mettiamo al primo posto nella classifica del cibo assolultamente da non perdere in un viaggio in Sicilia.
• Una gita in giornata a Favignana
Il mare più bello in assoluto, che ci ha riportarti indietro alle nuotate nelle isole indonesiane Gili e Flores, l’abbiamo visto all’isola di Favignana.
Con poco meno di un’ora di aliscafo o di traghetto (se avete scooter o macchina a seguito), metterete piede in un vero e proprio paradiso in terra. L’isola si presta a essere facilmente esplorata in bici o in scooter. Di solito, quando soffia il maestrale, la costa nord è battuta dal vento e il mare è agitato, ma se ci si sposta verso le bellissime calette a sud l’acqua è cristallina e calma. Ci siamo innamorati di Cala Azzurra, di Lido Burrone e di Cala Monaci.
• I resti dell’epoca classica di Selinunte e Agrigento
Selinunte o la Valle dei Templi di Agrigento? Non è facile consigliare quale sito sia da visitare. Nel dubbio, vale la pena fare tappa in entrambi i parchi archeologici.
Noi comunque abbiamo preferito la più isolata e collinare Selinunte. Anche se il sito è meno organizzato e strutturato rispetto a quello di Agrigento, regala un bellissimo panorama sul mare che con i suoi blu fa da contrasto all’ocra delle imponenti colonne del Tempio E.
• Scala dei Turchi
Una parete di falesia bianca, quasi abbagliante, che scivola dolcemente in un mare azzurro: è la Scala dei Turchi, uno dei siti più suggestivi che abbiamo incontrato nel nostro viaggio in Sicilia. Si trova a poca distanza da Agrigento e vale assolutamente la pena fermarsi per un tappa. Prima del nostro arrivo, la parete rocciosa era percorribile a piedi in tutta la sua lunghezza. Da poco, risulta essere stata realizzata una passarella pedonale per i visitatori. Speriamo che questa scelta non vada a intaccare la bellezza incantevole di questo luogo!
• Sicilia barocca: Ragusa, Modica e Noto
Non si deve per forza essere esperti di architettura per innamorarsi delle città barocche della Sicilia sud-orientale. Ragusa, Modica e Noto, situate a poca distanza l’una dall’alta, sono un concentrato di patrimoni artistici che non lascia indifferenti!
⇒ Scopri di più: Sicilia barocca – itinerario di 2 giorni alla scoperta del barocco siciliano
• La punta sud-orientale della Sicilia: l’Isola delle Correnti e Capo Passero
Fin dall’inizio del viaggio Matteo non ha fatto altro che ripetere una cosa: “Voglio mangiare i pomodori pachino a Pachino!”. E’ andato avanti così per tutto il viaggio, non so ancora come abbia potuto sopportarlo! Pachino era fuori rotta, troppo a sud rispetto all’itinerario che avevamo programmato e ai giorni che avevamo a disposizione. Sta di fatto che a Pachino siamo andati, ma non abbiamo potuto mangiare i pomodori locali perché fuori stagione. Grazie al capriccio di Matteo abbiamo però scoperto dei luoghi spettacolari lungo la punta sud-est della Sicilia, dei quali eravamo completamente all’oscuro: l’Isola delle Correnti e Capo Passero.
L’isola delle Correnti è il punto di incontro tra il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo e, a dispetto del nome, è bagnata da un placito e trasparente mare. L’isola è raggiungibile percorrendo la fine lingua di pietra che la collega alla spiaggia di Portopalo e incanta per la sua bellezza selvaggia. Poco distante si trova Capo Passero, altra bella spiaggia dal mare trasparente.
• Marzamemi
Marzamemi è un piccolo e rilassato borgo marinaro, preso d’assalto dai turisti e non a caso: questo villaggio regala, infatti, scenari suggestivi. Il punto centrale del borgo è Piazza della Regina Margherita, su cui si affacciano due bellissime chiese e molti localini con tavoli e sedie in legno colorate. Vale la pena fermarsi un attimo e godersi un aperitivo a base di pesce!
Anche la spiaggia di San Lorenzo, nei pressi del villaggio, lascia senza fiato: una lunga distesa di sabbia bianca e fine bagnata da un mare cristallino.
• L’isola di Ortigia, la parte antica di Siracusa
Siracusa ha una doppia anima: di prima mattina, fatica a svegliarsi, i vicoli acciottolati sono ancora deserti, le piazze ancora silenziose, le botteghe ancora chiuse, si incontra solo qualche anziano signore con la coppola in testa che procede a passo lento cominciando a sgranchirsi le gambe; sul tardi, invece, inizia a riempirsi di rumori e di odori, le caffetterie cominciano a sollevare le serrande, il mercato comincia ad affollarsi di gente e i primi bagnanti a scendere in spiaggia.
Ci hanno catturato entrambi gli aspetti di questa città viva e autentica. Ciò che più ci è piaciuto è stato passeggiare tra le rovine del Teatro Greco e infilarci nel famoso “Orecchio di Dionisio”, per poi subito dopo tuffarci in mare nella bellissima spiaggia Cala Rossa, nel centro dell’isola di Ostigia, il cuore del centro storico di Siracusa.