Se vi diciamo “Deserto Bianco”, cosa vi viene in mente? Una distesa sconfinata di dune bianche in mezzo al nulla? No, tutt’altro!
Il Deserto Bianco di Egitto va al di fuori di qualsiasi immaginazione: è un luogo surreale e suggestivo. Insomma, bisogna vederlo con i propri occhi per credere che un posto del genere esista sulla terra.
Cercavamo qualcosa che fosse al di fuori degli itinerari turistici più battuti in Egitto e che ci regalasse un senso di avventura. Spulciando su vari blog on line, su riviste e libri, ci siamo alla fine imbattuti nel – fino a quel momento a noi sconosciuto – Deserto Bianco: una distesa di pilastri calcarei e monoliti di gesso erosi dalla forza del vento tra le oasi a sud-ovest del Cairo.
Senza esitazioni abbiamo inserito il Deserto Bianco come tappa del nostro itinerario in Egitto. Non è stato facile reperire informazioni sui tour che organizzano spedizioni nel deserto e quello che più ci ha spaventato è stato il costo (circa 300 Euro a testa!) che abbiamo trovato on line proposto dalle agenzie.
Ma ce l’abbiamo fatta e direttamente arrivati al Cairo abbiamo organizzato il nostro indimentabile tour nel Deserto Bianco.
Ci siamo affidati al tour organizzato da Dahab Hostel al Cairo (dahabhostel@gmail.com), recandoci direttamente in loco per contrattare il prezzo e cercare di personalizzare quanto possibile l’itinerario. Siamo riusciti a spuntare un prezzo di 100 $ a persona per un tour privato, rispetto ai 200-300$ proposti on line dalle agenzie di viaggio.
L’organizzazione del tour, purtroppo, è lasciata un po’ al caso: ore di attesa prima di partire in jeep per il deserto per poi fermarsi durante il percorso in tappe non proprio interessanti, a discapito di quelle veramente suggestive. In ogni caso, tornati a casa possiamo dire che, nonostante tutto, è valsa sicuramente la pena passare ore in macchina: portiamo nel cuore uno dei paesaggi naturali più suggestivi che abbiamo visto!
Ecco alcuni consigli sui tour nel Deserto Bianco.
• Quanto dura un tour nel Deserto Bianco?
Il Deserto Bianco non è proprio dietro l’angolo: preparatevi a estenuanti ore di guida lungo strade dritte nel mezzo del nulla prima di arrivare a destinazione.
L’itinerario classico di tour nel Deserto Bianco è di 3 giorni / 2 notti. Si parte in mattinata dal Cairo e dopo 5 ore di macchina si arriva verso pranzo all’oasi più vicina, Bahariya. Di norma, il tour prevede il pranzo presso una sistemazione nel villaggio e la visita nel pomeriggio alle terme e un lago. Il giorno successivo si parte per il deserto e si ferma a dormire in tenda per la notte. Si ritorna il giorno successivo verso pranzo.Questa soluzione è ideale per chi vuole vivere il tour con tutta calma e tranquillità.
Visto il poco tempo a disposizione , abbiamo optato per l’itinerario concentrato di 2 giorni / 1 notte. E’ stata la soluzione migliore e abbiamo evitato in questo modo di “perdere” una giornata intera nell’oasi di Bahariya che – dettto sinceramente – ha ben poco da affrire: le acque termali e il lago non sono poi così interessanti. Il primo giorno si parte di buon’ora dal Cairo e si arriva per pranzo all’oasi di Bahariya. Dopo pranzo si parte subito per il Deserto Bianco e in tre-quattro ore si arriva a destinazione: si contempla il tramonto suggestivo e ci si prepara a dormire per la notte in tenda, dopo avere mangiato e ballato a ritmo delle canzoni locali suonate dai beduini. Si ritorna il giorno successivo verso il pomeriggio.
• Meglio il tour di gruppo o un tour individuale?
Di solito, optiamo sempre per i tour di gruppo per due principali motivi: il prezzo dell’escursione scende radicalmente rispetto al tour privato e abbiamo l’occasione di incontrare nuove persone da tutte le parti del mondo.
Questa volta abbiamo però optato per il tour privato perché era la nostra unica alternativa: il giorno successivo alla notte nel deserto avevamo un aereo per Luxor con partenza alle 16 e quindi dovevamo essere in aereoporto in tempo. I gruppi di norma partono in tarda mattinata dal deserto e avremmo perso inevitabilmente l’aereo.
Il tour privato ci ha permesso di personalizzare un po’ l’itinerario: le nostre guide beduine sono state veramente disponibili a guidare all’alba nella distesa del deserto portandoci in luoghi meno battuti dal classico itinerario.
• Quale itinerario seguire nel Deserto Bianco?
I tour, sia di gruppo sia privati, seguono lo stesso itinerario, facendo tappa tra le principali attrattive del deserto.
– 1° tappa: il Deserto Nero
Dopo circa un’ora ore di guida dall’oasi di Bahariya ci si ferma alla prima tappa del tour: il Deserto Nero, una distesa di sabbia dal colore scuro frutto di una remota attività vulcanica. C’è la possibilità di raggiungere la cima di una collina lungo un sentiero ghiaioso da cui è possibile ammirare la distesa in tutta la sua bellezza.
– 2° tappa: Crystal Mountain
Dopo un’altra ora di macchina ci si ferma alla Crystal Mountain, la tappa che più ha deluso le nostre aspettative. Non è altro che una piccola formazione di quarzo a forma di ponte. Non si è ancora nel deserto bianco e il paesaggio circostante è un semplice susseguirsi di formazioni scure, accanto al lungo rettilineo della strada
– 3° tappa: i funghi del Deserto Bianco
Finalmente, dopo un’altra ora di guida si arriva ai funghi calcarei del Deserto Bianco. Chiedete alle guide di non fermarsi all’ingresso del parco nazionale come fanno tutti i gruppi ma di proseguire ancora per dieci minuti all’interno della distesa: è qui che il paesaggio comincia a diventare impressionante! Infine, poco prima del tramonto si arriva alla più famosa formazione calcarea del deserto, chiamata “The chicken and the mushroom”. Fermatevi ad ammirare il tramonto fino a quando il sole non scopare dietro la distesa bianca del deserto.
– 4° tappa: notte nel deserto
Ci si prepara alla notte nel deserto: il freddo comincia a farsi sentire e ci stringiamo attorno al fuoco, le guide cominciano a cucinare del pollo su una griglia improvvisata e poco dopo si cena. La sera non è finita: sotto un mantello di stelle ci si scalda con del tè alla menta ballando a ritmo dei tamburi le canzoni locali fino a quando non si è troppo stanchi.
– 5° tappa: alba nel deserto
Puntate la sveglia molto presto, poco prima dell’alba: i beduini vi sapranno dire con esattezza l’ora. Uscite dalla tenda e davanti a voi si presenterà uno scenario mozzafiato. Camminate tra le formazioni calcaree e sceglietene una: ammirare il sorgere del sole da questo punto è un’esperienza indimenticabile, i timidi raggi del sole colorano di rosa e di azzurro il cielo e il bianco dei funghi comincia a diventare quasi accecante. E’ tempo di tornare al Cairo: ancora lunghe ore di macchina per arrivare la capitale.
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