DIARIO DI VIAGGIO PERU', NEL CUORE DELLA CIVILTA' INCAS

• 1° tappa: Cuzco – giorni 1

Atterriamo a Cuzco, a poco più di 3000 m di altezza. Abbiamo il fiato corto per l’altitudine ma vi troviamo subito rimedio bevendo un té caldo in cui sono imbevute foglie di coca.

La città, nonostante sia caotica e affollata di turisti, rientra nelle esperienze da non perdere in un viaggio nel cuore della civiltà Incas! Dedichiamo un’intera giornata perdendoci tra le sue stradine acciottolate, visitando l’imponente statua del Cristo Blanco e passeggiando all’interno del vivace mercato coperto San Pedro.

• 2° tappa: la Valle Sacra – giorni 3

Prendiamo a Cuzco un colectivo, un autobus locale, e ci dirigiamo verso Pisac, un villaggio ai piedi di un’antica fortezza Incas da cui è possibile ammirare terrazzamenti coltivati che descrivono ampie curve. Prendiamo un altro colectivo e chiediamo di farci scendere all’altezza del bivio per Moray: da qui, ci aspetta una camminata di circa 20 minuti fino ad arrivare agli straordinari terrazzamenti concentrici che rendono famosa Moray.

Terminata la visita, noleggiamo un quad e ci dirigiamo verso le Salinas di Moras, uno dei luoghi che più ci hanno affascinato nella Valle Sacra! Le migliaia di saline creano un effetto surreale.

La nostra visita della Valle Sacra viene interrotta da un’improvvisa influenza intestinale che costringe entrambi a letto. Ce la siamo proprio cercata: abbiamo mangiato la sera prima dell’ananas che dall’odore non ci convinceva.

Il giorno successivo, ancora convalescenti, decidiamo di prendercela con calma: vogliamo essere al top per i giorni in tenda che ci aspettano durante l’Inca trail. Dedichiamo la giornata a camminare tra le strade di Cuzco, che oramai conosciamo a menadito. Ci rechiamo all’ufficio dell’agenzia presso cui abbiamo prenotato l’Inca Trail per gli ultimi dettagli del trekking.

• 3° tappa: Inca trail – giorni 4

Con un pulmino partiamo al mattino da Cuzco fino alla cittadina di Chilca, al km 82 da cui comincia il trekking. Ci presentiamo agli altri componenti del gruppo: tutte donne, per la felicità di Teo!

Dopo il controllo dei permessi per accedere al cammino, iniziamo il trekking. Dopo circa 4 ore, ci fermiamo al primo campo base a Wayllabamba, dove sono accampati già altri gruppi di escursionisti. Qui, visitiamo con la nostra timida guida il complesso archeologico Incas circostante. In serata, perdiamo il primo componente del nostro gruppo: è una donna americana sulla cinquantina, si è resa conto che il trekking è troppo impegnativo per lei e batte in ritirata.

Il secondo giorno di trekking è quello più impegnativo: dovremo varcare il passo più alto del percorso, Warmihuañusca (meglio noto come dead woman’s pass), a circa 4.200 metri di altitudine. Siamo affaticati: non ci siamo del tutti ripresi dai problemi intestinali! Dopo avere percorso in salita i moltissimi gradini che ci aspettano sotto il peso dei nostri zaini, arriviamo al passo prima di tutti gli altri. Non è ancora finita: dopo una piccola pausa, riprendiamo il cammino in discesa, lungo i ripidi scalini in pietra. Arriviamo al campo. Il nostro mitico cuoco, Ciucio, ci prepara una torta deliziosa in padella e così festeggiamo il  capodanno tutti insieme.

Il terzo giorno del cammino prevede l’arrivo al secondo passo, a 3.850 metri di altitudine. Lì vicino ci sono altre rovine Incas. Durante le spiegazioni, la nostra guida ci confida di avere vissuto per anni nella giungla e che il suo sogno, dopo avere terminato gli studi, è di ritornare a quella vita di semplicità a contatto con la natura.

E’ arrivato l’ultimo giorno del trekking e il momento che attendavamo con trepidazione: l’arrivo a Machu Picchu! Ci mettiamo in marcia prima dell’alba per raggiungere Intipunku (la Porta del Sole), il posto di controllo per accedere al sito. Arrivati al punto panoramico ci attende un’amara sorpresa: il Macchu Picchu è completamente avvolto dalla nebbia e non si riesce a vedere nulla. Siamo sconsolati: tutta questa fatica, per poi non vedere nulla? Mentre entriamo all’interno della città perduta tra le rovine delle sue mura, le nuvole improvvisamente si diradano e spunta un sole accecante. Siamo entusiasti ed elettrizzati! Corriamo verso il punto panoramico e ammiriamo la vista che si presenta davanti a noi: le aspettavie non hanno deluso la realtà! Machu Picchu è spettacolare!

Ecco i momenti più belli del trail: video Inca Trail

Ritorniamo nel pomeriggio a Cuzco in treno, da cui partirà il nostro volo aereo per un’altra avventura: la scoperta delle Galapagos!